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Giugno 1, 2024Il dolore toracico o dolore al petto è un disturbo molto frequente. Si tratta di un fastidio che colpisce la zona anteriore del nostro corpo, tra il collo e la parte inferiore dell’addome. Ovviamente, specie i più ansiosi, iniziano a digitare su Google a cosa questo fastidio possa essere associato, traendo le loro conclusioni precipitose e infondate.
Premesso che nessuno, se non ha le giuste competenze, può farsi auto diagnosi ma che occorre affidarsi unicamente a specialisti, il dolore toracico può essere spia di diverse patologie, alcune anche molto severe, dall’esito infausto, ma di questo noi di Studio LARS vi parleremo a breve.
Altri sintomi associati al dolore toracico
Oltre al dolore toracico, il soggetto può lamentare una sensazione di fastidio, oppressione o bruciore, ma anche dolore alla schiena, al collo, alla parte superiore dell’addome o delle braccia.
Cause del dolore toracico
Prima di allarmarsi, noi di Studio LARS precisiamo che non certo ogni dolore toracico è spia di un problema serio di salute. Tante le cause che possono portare un paziente a lamentare questo fastidio, tra le quali annoveriamo:
- patologie dei muscoli e dei nervi del torace
- pleurite, ossia l’infiammazione della membrana che riveste i polmoni
- polmonite, la quale provoca un fastidio a livello toracico che aumenta in caso di respiro profondo o tosse
- attacchi di panico, i quali aumento l’accelerazione del respiro
Cause potenzialmente mortali del dolore toracico
Noi di Studio LARS abbiamo già precedentemente detto ai nostri lettori che non ogni tipo di dolore toracico potrebbe essere spia di un problema serio ma ci sono cause potenzialmente fatali che si manifestano proprio con questo fastidio e che abbiamo riassunto così:
- attacco cardiaco
- lacerazione della parete dell’aorta
- collasso polmonare
- rottura dell’esofago
- embolia polmonare
Quando è il caso di preoccuparsi
In sintesi, quando il soggetto deve preoccuparsi? Se avverte una sensazione improvvisa di pressione al centro del torace che dura diversi minuti, in caso di fastidio o dolore che si propaga verso la schiena, il collo, la mascella, l’addome superiore e, soprattutto, al braccio sinistro. Ci si deve preoccupare se si avvertono difficoltà respiratorie con o senza dolore toracico; fastidio toracico quando si pratica un’attività sportiva o si è sottoposti a forte stress mentale, in caso di dolore schiacciante o opprimente, stordimento o sensazione di svenimento, battito cardiaco rapido e irregolare.
Chi deve consultare rapidamente il medico
Dopo aver esaminato i sintomi e le patologie più severe, persino mortali, legate al dolore toracico, una delle domande più frequenti è la seguente: quando occorre consultare rapidamente il medico? Devono farlo:
- i soggetti con dolore al petto improvviso mai avuto prima
- i soggetti che hanno sintomi allarmanti che possono essere spia di un infarto in corso, ad esempio
- coloro che lamentano il fastidio per oltre una settimana
In tutti questi casi, è obbligatorio rivolgersi immediatamente alla guardia medica o al pronto soccorso, se possibile facendosi accompagnare da una persona di fiducia che guidi al posto del paziente.
Esami prescritti dal medico per capire l’origine del dolore al petto
Quando un paziente lamenta dolori al petto, il medico può prescrivere una serie di esami per identificare la causa sottostante e la scelta si basa sulla storia clinica, sulle caratteristiche del dolore e sugli eventuali disturbi associati, sull’esame obiettivo.
In ogni caso si prescrivono diversi esami. In caso di dolore intenso e soggetto in gravi condizioni, un esame possibile è la angio-TAC toracica per la “tripla esclusione” (triple rule-out) che indaga vasi polmonari, coronarie ed aorta.
Se si sospetta una causa cardiaca, si esegue in genere un elettrocardiogramma ed eventualmente un ecocardiogramma; a seguire, si può richiedere prova da sforzo, angio-Tac coronarica, coronarografia. Se si sospetta una causa aortica, in particolare nei soggetti con pressione alta, ancora ecocardiogramma, spesso seguito dalla angio-TAC, che permette una accurata visualizzazione del vaso.
Per le sospette cause polmonari, oltre alla radiografia, si può richiedere una TAC polmonare e la spirometria; nel caso il sospetto sia una embolia polmonare, si fa l’ecocardiogramma e la angio-TAC polmonare. Se si sospetta una origine addominale, un’eco addominale o una gastroscopia.