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Maggio 31, 2024Un argomento davvero molto interessante, che noi di Studio LARS abbiamo deciso di trattare per voi, è relativo alle cassette di pronto soccorso, una presenza praticamente irrinunciabile per tutelare la salute dei lavoratori mentre esercitano le loro mansioni . In tanti si chiedono quale sia il loro contenuto e, soprattutto, se esso sia uguale per ogni azienda o differisca sulla base del numero di lavoratori presenti nella stessa.
A tutte queste domande è doveroso rispondere, proprio per capire come intervenire in caso di infortuni sul posto di lavoro. Per le aziende con più di tre lavoratori, il datore di lavoro deve garantire la presenza della cassetta di pronto soccorso, contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 1 (contenuto minimo del kit di pronto soccorso aziendale), presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita e facilmente accessibile.
Presente e ben visibile deve essere una segnaletica appropriata che indichi la collocazione della cassetta di pronto soccorso . E’ l’addetto al primo soccorso in azienda che ha il compito di controllare la completezza e il corretto stato d’uso di tutti i presidi contenuti nella cassetta di pronto soccorso (kit pronto soccorso aziendale). Per le aziende con meno di tre lavoratori, il datore di lavoro deve garantire il pacchetto di medicazione contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 2, anch’esso tenuto presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodito e raggiungibile facilmente in caso di emergenza.
La cassetta di pronto soccorso (o kit pronto soccorso) è un contenitore dove vengono conservati tutti gli oggetti che si ritengono necessari in situazioni di emergenza medica. Al loro interno troviamo attrezzature dedicate alla medicazione di ferite e contusioni, alcuni medicinali di automedicazione e strumenti. A regolare il contenuto di una cassetta di pronto soccorso è un’apposita legislazione, che stabilisce anche quando e dove è obbligatoria la sua presenza. Andiamo ora ad approfondire tutti questi aspetti, evidenziando cosa devono contenere le cassette di pronto soccorso.
La normativa sulle cassette del pronto soccorso: quali aziende riguarda e che cosa stabilisce
Il Decreto ministeriale n. 388/2003, seguito da quello legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, Testo Unico sulla salute e sicurezza del lavoro, regolamentano il primo soccorso in un luogo di lavoro e di conseguenza anche la presenza e la composizione delle cassette di pronto soccorso per effettuare le prime medicazioni in caso di incidente.
La presenza della cassetta di pronto soccorso, come noi di Studio LARS precisiamo, è obbligatoria in tutti gli uffici, tutte le aziende e le scuole e deve essere predisposta dal datore di lavoro, a prescindere dal numero di dipendenti. Le aziende sono classificate in tre gruppi (A, B e C) a seconda della tipologia di attività svolta, del numero di soggetti coinvolti e dei fattori di rischio presenti.
Nel gruppo A rientrano tutte le aziende con più di 5 lavoratori dipendenti e quelle che operano in contesti industriali ad alto rischio come centrali termoelettriche o nucleari, attività estrattive e minerarie, fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni, oppure appartenenti al comparto dell’agricoltura. All’interno del gruppo B si trovano tutte quelle aziende con tre o più collaboratori che non rientrano nel gruppo Nel gruppo C, invece, rientrano tutte le aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A. Ogni cassetta di pronto soccorso deve avere un contenuto minimo , che varia sulla base della classificazione dell’azienda. Vediamo insieme il contenuto delle cassette di pronto soccorso previsto dall’allegato 1 e 2.
Allegato 1 della cassetta del pronto soccorso
Il contenuto delle cassette di pronto soccorso dell’Allegato 1, ovvero idonee per aziende con più di 3 dipendenti o appartenenti a settori a rischio, è il seguente:
- 5 paia di guanti sterili monouso per evitare infezioni;
- 1 visiera di protezione paraschizzi;
- 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro per la disinfezione delle ferite lievi;
- 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro – 0, 9%) da 500 ml per il lavaggio delle ferite;
- 10 compresse di garza sterile 10 x 10 e 2 compresse 18 x 40 in buste singole per pulire e disinfettare le ferite;
- 2 teli sterili monouso come base per appoggiare il materiale;
- 2 pinzette da medicazione sterili monouso per la rimozione di corpi estranei;
- 1 confezione di rete elastica di misura media per fissare le medicazioni;
- 1 confezione di cotone idrofilo per tamponare in caso di abbondante perdita di sangue;
- 2 confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso per le ferite o abrasioni più lievi;
- 2 rotoli di cerotto alto 2,5 cm per bloccare le garze;
- 1 paio di forbici;
- 3 lacci emostatici arteriosi per emorragie importanti;
- 2 confezioni di ghiaccio istantaneo per distorsioni o contusioni;
- 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari o materiale infetto;
- 1 termometro per misurare la temperatura corporea;
- 1 sfigmomanometro misuratore della pressione arteriosa;
- 1 copia del Decreto Lgs. 81/08..
Allegato 2 della cassetta del pronto soccorso
Il contenuto delle cassette di pronto soccorso dell’Allegato 2, ossia relative alle aziende del gruppo C, fino a 3 dipendenti, è il seguente:
- 2 paia di guanti sterili monouso;
- 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml;
- 1 flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml;
- 1 busta di compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole;
- 3 buste di compresse di garza sterile 10 x 10;
- 1 pinzette da medicazione sterili monouso;
- 1 confezione di cotone idrofilo;
- 1 confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso;
- 1 rotolo di cerotto alto cm 2,5;
- 1 rotolo di benda orlata alta cm 10;
- 1 paio di forbici;
- 1 laccio emostatico;
- 1 confezione di ghiaccio istantaneo;
- 1 sacchetto monouso idoneo alla raccolta di rifiuti sanitari;
- istruzioni sulle modalità di utilizzo di questi presidi e su come prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.
Cosa succede se i lavoratori effettuano la loro mansione in luoghi diversi dalla sede aziendale
Restano dei dubbi ai quali noi di Studio LARS vogliamo rispondere, come quello relativo alla cassetta di pronto soccorso per i lavoratori che effettuano la propria mansione in luoghi diversi dalla sede aziendale o dell’unità produttiva. In questi casi, il datore di lavoro è tenuto a dotarli del pacchetto di medicazione e di un mezzo di comunicazione adatto per contattare rapidamente il Servizio Sanitario Nazionale in caso di emergenza.
Il pacchetto di medicazione è obbligatorio sugli automezzi aziendali, in modo che si possa accedere alle cassette di pronto soccorso in ogni luogo di lavoro fisso e mobile. Una volta stabilito il contenuto minimo obbligatorio che l’azienda deve mettere a disposizione dei propri lavoratori, esistono delle integrazioni consigliate per determinati settori merceologici e particolari attività lavorative (es. agricoltura, industria, ristorazione etc.). Su questo la normativa non da’ indicazioni specifiche, ma è il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, ad adeguare le dotazioni sulla base dei rischi specifici presenti nell’azienda o unità produttiva.